Nel 1950, in Italia, ogni persona sopra i 65 anni aveva attorno a sé circa sette lavoratori attivi. Oggi il rapporto è sceso a due e mezzo. E secondo le proiezioni delle Nazioni Unite, entro il 2070 toccheremo il punto critico: un lavoratore per ogni pensionato. Una trappola demografica che metterà sotto pressione pensioni, sanità e cura degli anziani.
In questo scenario, mancheranno le mani. E allora la domanda è inevitabile: chi colmerà questo vuoto? La risposta, sempre più chiara, arriva dalla robotica.
In questa puntata di “Scenari ” esploriamo il futuro dei robot come risposta al cambiamento demografico globale, con un ospite speciale: Andrea Pagnin, Head of Innovation and Development Office dell’Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova. Con lui parleremo di numeri, scenari e delle linee di ricerca che stanno disegnando il futuro di una società dove umani e robot collaboreranno sempre di più.
Scopriremo insieme:
• L’impatto del potential support ratio, l’indice che misura il rapporto tra popolazione attiva e popolazione anziana.
• Perché Italia, Cina ed Europa saranno tra i Paesi più colpiti dal calo demografico.
• Come i robot – dagli umanoidi all’automazione industriale – non solo ci aiuteranno a produrre e assistere, ma potrebbero perfino contribuire, con nuove forme di tassazione, a sostenere i sistemi pensionistici.
• Le startup che stanno guidando questa trasformazione:
– Agility Robotics – USA, creatori di Digit, uno dei primi robot umanoidi progettati per la logistica e l’automazione in magazzino.
– Figure AI – California, con il progetto Figure 01, punta a creare un umanoide generalista capace di operare in diversi contesti lavorativi.
– 1X Technologies – Norvegia, sostenuta anche da OpenAI, sviluppa robot umanoidi per compiti di sicurezza e assistenza.
– Fourier Robotics– Cina, attiva nella robotica riabilitativa e umanoide, con una forte penetrazione nel settore healthcare.
– UBTECH Robotics – Cina, pioniera nell’educational robotics e ora impegnata anche nello sviluppo di umanoidi per servizi e assistenza.
Secondo l’ultimo report di Morgan Stanley, oggi esistono circa 100 startup focalizzate sulla robotica umanoide: ben 56 sono cinesi, a conferma di come Pechino stia investendo massicciamente per contrastare la propria trappola demografica. Entro il 2035 il mercato globale della robotica potrebbe valere oltre 5 trilioni di dollari, con miliardi di robot in circolazione entro il 2050.
Dai numeri alle visioni, dai trend globali al made in Italy: capire la robotica non significa parlare di fantascienza, ma affrontare una delle sfide più concrete e decisive del nostro futuro.
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