Cosa significa davvero quando l’intelligenza artificiale smette di essere un semplice strumento di produttività e inizia a entrare nella nostra identità?
Un anno fa usavamo i modelli generativi soprattutto per generare idee e scrivere codice. Oggi, secondo i dati della Harvard Business Review, i tre principali casi d’uso dell’AI non parlano più di lavoro, ma di noi: cercare compagnia, organizzare la vita quotidiana, capire il nostro scopo personale.
In questa puntata di “Scenari – AI DJ” esploriamo i risultati del nuovo Top 100 Generative AI US Case Report 2025, curato da Mark Zao Sanders e pubblicato dalla Harvard Business Review. Un’indagine unica, basata sull’analisi di oltre 25.000 thread di Reddit e milioni di conversazioni pubbliche, che ci restituisce una fotografia sorprendente: l’intelligenza artificiale non è più soltanto un assistente tecnico, ma un amplificatore emotivo e identitario.
Scopriremo insieme:
• Filtrad (filtrad.com) – la piattaforma londinese fondata da Mark Zao Sanders, che da tre anni analizza gli usi reali dell’AI per anticipare i trend emergenti.
Dalle ricerche mediche personalizzate agli assistenti empatici, dalla creatività al supporto psicologico, la mappa dei 100 casi d’uso ci racconta come l’AI stia spostando il proprio baricentro: meno “fare”, più “essere”.
E allora la domanda è inevitabile: stiamo affidando alle macchine pezzi sempre più intimi della nostra vita, dei nostri ricordi e delle nostre emozioni. Siamo pronti a questo passaggio?
Ascolta qui la puntata completa di Scenari.